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29 11 2013 | Rimini | Nasce il nuovo centrodestra e subito chiede la sostituzione di Santini (Aeradria)

Venerdì, 29 Novembre 2013

tortora-scuroRimini | Nasce il nuovo centrodestra e subito chiede la sostituzione di Santini (Aeradria)

 

Presentazione riminese questa mattina per il Nuovo centrodestra, al Caffè Pascucci di Marina centro. “A Rimini abbiamo cinque consiglieri su sette (gli altri due arriveranno), a Riccione quattro su cinque, a Cattolica e a Misano la totalità. Ne abbiamo addirittura due a Bellaria. Con noi c’è il sindaco di Montefiore (probabilmente arriverà anche quello di Saludecio, ndr). A Rimini la gran parte della classe dirigente è venuta con noi. A livello nazionale ad aderire al Nuovo Centrodestra sono stati ben 88 consiglieri regionali (il 40 per cento del totale). Faccio notare questo per rispondere a chi parla di noi come di un partitino”, attacca il deputato Sergio Pizzolante tra i fondatori della nuova formazione politica. “I sondaggi ci danno già, prima ancora di aver presentato il nostro simbolo, con uno zoccolo duro che varia tra l’8 e il 10 per cento e con una possibilità di crescita per Alfano al 35 per cento”.

 
Sul posizionamento del nuovo strumento e sugli equivoci che possono generare le larghe intese a livello nazionale, Pizzolante precisa subito: “Siamo un partito di centrodestra che a Rimini sta all’opposizione e che continuerà a starci in maniera chiara e limpida. Per le prossime amministrative costruiremo una coalizione con le altre forze del centro destra alternative alla sinistra e con un occhio puntato verso le esperienze civiche più interessanti e vive (e a Bellaria, per esempio, si parla già della riconferma di Ceccarelli, ndr)”.


Sotto l’aspetto pratico è per ora tutto in divenire, “ci autotassiamo e stiamo cercando una piccola sede in centro a Rimini”, e tuttavia il Nuovo centrodestra punta già ad entrare nel cuore delle vicende che affliggono la capitale della riviera, a partire dalla salvezza dell’aeroporto Fellini dopo il fallimento della società di gestione Aeradria. Il tema è caldo anche a causa di alcune dichiarazioni dal sapore politico rilasciate dal curatore fallimentare Renato Santini alla stampa locale. Pizzolante preannuncia un’interrogazione parlamentare per verificare la compatibilità di Santini con il ruolo assegnatogli dal tribunale di Rimini.

 
“A chi ha sostenuto che l’aeroporto era in mano alla politica - spiega Pizzolante - voglio far notare innanzitutto che le istituzioni sono democraticamente elette, che lui è un tecnico e non un capopopolo e che il suo ruolo esula da giudizi politici, ma soprattutto che è falso quanto sostenuto e cioè che l’aeroporto era in mano alla politica. Non è vero: il nuovo cda era in mano ai creditori (verso i quali non può rivolgersi nei modi che sta usando), che hanno avuto il coraggio di tramutare i crediti in azioni. Questo è bene sottolinearlo: non è stato commissariato l’aeroporto in mano ai politici, bensì l’aeroporto in mano ai creditori. E’ chiaro poi che i creditori desiderino rimetterci il meno possibile (vorrei vedere il contrario), lo vogliamo anche noi ed è chiaro che vogliamo che l’aeroporto si salvi. Il fatto poi che lo stesso Santini abbia sostenuto che il Fellini possa andare avanti come prima perché i soldi in cassa ci sono, dimostra semplicemente che gli ultimi sviluppi in seno al piano industriale a sostegno dell’istanza di concordato non erano un bluff, così come lo dimostra il fatto che lo stesso curatore ha scelto di continuare ad avvalersi della competenza del direttore generale Trapani”.


Può un accusatore, dunque, diventare il gestore? Si domanda Pizzolante. Da qui l’esigenza di una interrogazione a Montecitorio. “E’ possibile che chi sia chiamato a difendere gli interessi dei creditori possa attaccarli sui giornali? E’ possibile che un professionista che già collabora con Bologna congressi possa diventare curatore fallimentare di una società in rapporto con il Palacongressi di Rimini? Trovo ci siano delle discrepanze ed è per questo che chiederò, pur avendo molto rispetto del presidente del tribunale di Rimini, la signora Rossella Talìa, di prendere in esame la possibilità di rimuovere Santini dal ruolo assegnatogli. Il curatore deve aver chiaro che arriva qui per fare il suo lavoro e che il suo lavoro corrisponde alla salvezza dell’aeroporto”.

 
Pizzolante nemmeno dimentica quelle che sono le responsabilità dei soci pubblici di Aeradria. “L’aeroporto fallisce di pari passo con le linee politiche degli amministratori locali. Ha fallito l’idea che potesse funzionare una infrastruttura pubblica a gestione pubblica. Questo i politici riminesi devono capirlo. Noi chiederemo una serie di incontri istituzionali e pubblici (consigli provinciali e comunali) dove trattare l’argomento di fronte ai cittadini e insieme cambiare le linee che hanno guidato le scelte degli ultimi anni. Noi siamo pronti a collaborare per la salvezza dell’aeroporto. Sarebbe utile che in queste occasioni il sindaco e il presidente della Provincia si presentassero con umiltà rimettendo ai riminesi il proprio mandato. Questo lo chiedo non con un intento giustizialista, ma con il desiderio di un rinnovato mandato da parte degli elettori verso i loro amministratori, segno di una fiducia ritrovata tra cittadini e istituzioni”.


Dietro e intorno Pizzolante una piccola rappresentanza dei consiglieri eletti. Qualcuno vuole raccontare le ragioni dell'adesione a Ncd, come Franca Mulazzani che parla di una “scelta di coscienza”. C’è Nicola Marcello che si diletta in citazioni bibliche. “La nostra è stata una scelta difficile, quella di passare dalla porta stretta e non adagiarsi in Forza Italia, nella consapevolezza che i miei amici che sono in FI non sono i miei nemici. I miei nemici sono quelli che stanno a sinistra”, racconta Marcello appellandosi ai toni bassi tra ex Pdl. Giuliana Moretti fa notare, a vantaggio dei territori, un nuovo rapporto con Roma all’insegna della sussidiarietà, “di ascolto dal basso”. Gennaro Mauro lancia la nuova sfida all’antipolitica ed Eraldo Giudici rivendica il ruolo dei Popolari liberali nella nascita di Ncd. Per la delegazione riccionese Cosimo Iaia e Alessandro Barnabè.

 
Tra i riminesi di Ncd c’è anche una faccia nuova con un nome meno nuovo, ma autorevole. “Parlando con Berselli (Filippo, senatore, ndr) - racconta Filippo Zilli, venticinquenne figlio dello scomparso Oronzo - ho ritrovato la voglia di scendere in campo. E’ tempo di dare vita a un partito fatto dalla gente comune e da persone nuove. Un partito trasparente e autenticamente autorevole. So che mio padre avrebbe appoggiato la mia scelta anzi l’avrebbe condivisa. Lui oggi sarebbe qui con noi”. Il primo appuntamento pubblico a Rimini per Ncd sarà questa sera alle 20,30 all'Hotel Sporting.


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